Prunus spinosa-Pruno o prugnolo

Arbusto a foglia caduca il Prunus spinosa o Pruno o Prugnolo è una specie spontanea a foglia caduca della famiglia delle Rosacee ampiamente diffusa nei nostri boschi e nelle campagne. E' un arbusto di poche pretese, frugale, che si adatta a tutte le situazioni, comprese quelle di terreni secchi, poveri e sassosi, tanto da essere spesso utilizzato per il recupero di situazioni difficili, quali calanchi o cave dismesse. Può raggiungere i 3 m di altezza ed ha una forma disordinata, portamento eretto ma molto intricato, spinoso. Il legno, a corteccia grigia, è piuttosto duro e robusto, ma i tronchi raramente raggiungono grandi dimensioni. I fiori si aprono in aprile sui rami nudi o a inizio fogliazione e sono bianchi, leggermente profumati con un caratteristico odore amarognolo. Foglie piccole, alterne, dentate e compaiono dopo la fioritura. Durante l'estate maturano i frutti, piccole bacche blu, molto aspre dette anche prugnole o susine selvatiche. Contengono tannino (responsabile del tipico sapore aspro), flavonoidi, acido malico, saccarosio, pectina, gomma e vitamina C. Il consumo dei frutti provoca un aumento dell'appetito e una sensazione rinfrescante e rivitalizzante, inoltre sono astringenti e perciò utili in caso di diarrea; i frutti sono anche eupeptici e tonificanti dell'organismo in generale. Allo stato fresco possono essere consumati solo dopo ammezzimento oppure utilizzati per preparare liquori, bibite, marmellate. Con alcool, zucchero, vino bianco e bacche di prugnolo mature, si può preparare un buon liquore digestivo; con la distillazione dei frutti, invece, si ottiene dell'ottima acquavite. Recenti studi inoltre sembrerebbero dimostrare che il Prunus spinosa avrebbe anche proprietà antitumorali. Dalle bacche di Prunus spinosa, usate nel Molise per produrre il liquore trignolino, è possibile ottenere una nuova terapia integrativa contro alcuni tumori, come colon, polmone e cervice uterina. Pare infatti che l'estratto idroalcolico abbia capacità di rallentare o inibire la proliferazione delle cellule tumorali.