Tamarix gallica, detta volgarmente Tamerice, è un grande arbusto, talora alberetto spogliante che può raggiungere i 5-6 metri di altezza. Ha una forma disordinata, vagamente tondeggiante nell'insieme, ma che diventa contorta nelle zone battute dai venti marini, aree nelle quali si ritrova con regolarità. In Italia è diffusa praticamente ovunque, ad eccezione della Pianura Padana al Nord e di alcune aree interne del Centro, dal livello del mare fino a 7-800 metri di altitudine. La corteccia è grigio-scuro, molto fessurata nei vecchi esemplari, mentre i rami giovani, molto fini, sono di color porpora. Il tronco principale, piuttosto corto nelle zone riparate, assume andamento contorto o addirittura totalmente prostrato se soggetto all'azione delle correnti. Dal tronco e dalle branche principali, si dipartono rami lunghi, sottili e flessibili, che all'apice tendono ad espandersi e a incurvarsi verso il basso, conferendo alla chioma un aspetto allargato, irregolare e vagamente pendulo. La tamerice è inoltre estremamente pollonifera. Le foglie sono squamiformi, simili a quelle di un ginepro, lunghe 1-3 mm, di colore verde, molto morbide, fittamente spiralate attorno ai rametti, e conferiscono alla pianta un aspetto leggero e piumoso. Sono cosparse di piccole ghiandole, attraverso le quali viene disperso l'eccesso di salinità assorbito dalle radici, tramite un essudato liquido salmastro. I fiori, bianchi o debolmente rosati, appaiono in primavera. Sono molto piccoli, a forma di stella e riuniti in racemi lunghi circa 5 cm, che ricoprono completamente i rami, tanto che la chioma, in fioritura, appare formata solamente da fiori. Ad essi seguono i frutti, piccole capsule di forma triangolare, contenenti i semi. Pur essendo ampiamente diffusa allo stato spontaneo tuttavia, la T. gallica non è molto coltivata nei giardini, quanto piuttosto utilizzata fronte mare per consolidare le dune o anche come frangivento. E' conosciuta con il nome di tamerice, tamarisco, cipressina o scopa marina.
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