Musa basjoo o banano giapponese è la specie di banano probabilmente più diffusa nei nostri giardini, data la sua buona resistenza al freddo. A dispetto della sua imponenza che la fanno assomigliare ad un "albero", è in realtà una specie erbacea perenne di enorme sviluppo, i cui steli delle foglie hanno l'aspetto di piccoli tronchi, che terminano con un ciuffo di grandi foglie alla sommità. In estate, anche se non regolarmente, appaiono anche i fiori, piuttosto grandi e di colore giallo, cui possono seguire i frutti, verdi e non commestibili. Viene apprezzata soprattutto per le sue grandi foglie, che danno un'aria molto tropicale ai giardini, alla stregua di una palma. E' stata ampiamente diffusa nei parchi e giardini di inizio Novecento, anche a latitudini piuttosto elevate, tanto che non è difficile incontrare un banano all'interno di corti e patio cittadini. La parte aerea si danneggia a temperature vicino allo zero, e secca completamente durante l'inverno. Non così il robusto rizoma basale, che resiste a temperature ben inferiori e, nella primavera successiva, rigenera nuovamente e in poco tempo la parte aerea. Questo ne permette la coltivazione anche al Nord. Nelle regioni a inverni miti, la parte aerea si conserva verde tutto l'anno, benchè una parte del fogliame tenda a sciuparsi, per tornare in piena vegetazione con l'emissione di nuove foglie in primavera avanzata. Spesso di preferisce eliminarle tagliandole del tutto, per permettere il riscoppio della nuova vegetazione. Predilige posizioni di sole o mezzombra, terreno fresco e drenato, sciolto, preferibilmente ricco di sostanza organica. E' possibile anche la coltivazione in vaso, benchè richieda, in pochi anni, contenitori di grandi dimensioni.
Coltivazione in casa: non molto frequente date le grandi dimensioni che raggiunge, tuttavia anche la Musa basjoo, sia pur limitatamente alle fasi giovanili, può essere mantenuta in ambiente interno, purchè non eccessivamente riscaldato e soprattutto molto luminoso. E' una pianta ideale quindi per attici, soggiorni provvisti di grandi vetrate, verande chiuse e ben soleggiate, giardini d'inverno, grandi atri d'ingresso, ampi pianerrottoli di scale. Si può coltivare in un buon terriccio universale, arricchito con pomice e sostanza organica, in contenitori di capienza adeguata allo sviluppo della pianta, anche per una questione di stabilità. Va innaffiata con regolarità, curando tuttavia che ci sia un ottimo drenaggio. Beneficia di una concimazione liquida, con un qualunque prodotto per piante verdi, durante il periodo primaverile-estivo. Le foglie vanno periodicamente pulite con un panno umido per asportarne la polvere. Hanno una crescita rapida e quindi è necessario rinvasarle ogni anno, per i primi anni di vita della pianta. Se possibile, durante la stagione estiva, sarebbe opportuno spostarle all'aperto in terrazze o in giardino, anche al sole diretto.
Avversità: in appartamento i pericoli possono venire dalla cocciniglia e dall'oidio, che vanno trattati con prodotti specifici. Anche una scarsa umidità ambientale o la diretta vicinanza con fonti di calore possono dare problemi di disseccamento dei bordi e degli apici delle foglie.