Pianta perenne palustre, appartenente alla famiglia delle Cyperaceae, Cyperus alternifolius Nanus forma cespi con numerosi steli recanti all'estremità un ciuffo di foglie rigide, lineari, sempreverdi, disposte in verticilli. A differenza del più conosciuto Cyperus alternifolius, resta molto più compatto, superando raramente il metro di altezza. All'aperto vive in terreni palustri, o comunque abbondantemente riforniti di acqua. Vegeta anche in grossi vasi, a patto che, nel sottovaso, rimangano sempre 1-2 dita di acqua e che il terreno sia costantemente umido. Si riproducono facilmente per divisione dei cespi. Necessita di temperature non inferiori agli 0°C per far sì che conservi la parte aerea. Al di sotto dello zero la parte aerea secca del tutto, per rivegetare dai rizomi basali nella primavera successiva.
Coltivazione in casa: sono piante che ben si adattano alla coltivazione come piante d'appartamento. Deve essere collocata in ambienti molto luminosi, all'interno di vasi riempiti con terriccio universale mescolato ad argilla espansa o pomice e mantenuti immersi in un portavaso, costantemente riempito, per almeno 4-5 dita, di acqua. Concimare con un qualunque concime liquido per piante verdi ogni 3-4 settimane. Per avere piante rigogliose, si consiglia di rimuovere, tagliandoli alla base, gli steli più vecchi e ingialliti, per favorirne l'emissione di nuovi dal rizoma basale. Rinvasare, se necessario, in primavera in un contenitore di almeno 8-10 cm più grande. Se la pianta diventa troppo grande, in primavera si può optare per la divisione del cespo in due o più parti (a seconda della grandezza), da ripiantare singolarmente in vasi distinti. Da aprile a ottobre possono essere spostate all'aperto, sempre con le stesse modalià di coltivazione, in posizione molto luminosa o di mezzombra.
Avversità: raramente soggette ad attacchi parassitari, i problemi più frequenti, in ambiente interno, sono dati da errori di coltivazione. Foglie che ingialliscono o appassiscono sono di solito indice di carenza di acqua o temperatura troppo bassa in inverno (in quest’ultimo caso, tagliare i fusti a 5 cm e tenere la temperatura sopra i 13°C.) Foglie che si “afflosciano”: se l’acqua nel sottovaso non manca, probabilmente il problema consiste nella scarsa luminosità dell’ambiente.